E’ arrivato l’annuncio della Banca centrale europea (Bce) che a fine 2018 porrà fine al piano di quantitative easing (QE). Lo stop al QE è comunque legato all’evoluzione del quadro inflattivo. Gli acquisti di asset verranno dimezzati a partire da ottobre, passando da 30 miliardi di euro mensili a 15 miliardi fino a dicembre. Il Consiglio direttivo ha deciso che continuerà a effettuare acquisti netti nell’ambito del programma di acquisto di attività (APP) all’attuale ritmo mensile di 30 miliardi di euro fino alla fine di settembre 2018. Dopo il settembre “in base ai dati in arrivo che confermano le prospettive di inflazione a medio termine del Consiglio direttivo, il ritmo mensile degli acquisti sarà ridotto a 15 miliardi di euro fino alla fine di dicembre 2018”. A fine anno gli acquisti cesseranno.
Guidance sui tassi diventa più esplicita: tassi fermi fino a estate 2019
Il Consiglio direttivo della Bce ha lasciato i tassi di interesse fermi (0% il repo rate e -0,4% il, tasso sui depositi) e si aspetta che i tassi di interesse dell’area euro restino ai livelli attuali almeno fino all’estate del 2019 “e in ogni caso per il tempo necessario a garantire che l’evoluzione dell’inflazione rimanga allineata alle attuali aspettative di un percorso di aggiustamento sostenuto”.
“Le decisioni di politica monetaria odierne – recita lo statement della Bce – preservano l’attuale ampio grado di accomodamento monetario che assicurerà che l’inflazione continui stabilmente a convergere verso livelli inferiori ma prossimi al 2% nel medio termine“.
Euro in picchiata, ora parola a Draghi
Grande attesa ora per la conferenza stampa di Mario Draghi, in programma alle 14:30. Sul mercato forte reazione dell’euro che nonostante l’annuncio della fine del QE scende con decisione. Il cross euro/dolalro è sceso finoa 1,1725 rispetto a quota 1,18 a cui viaggiava prima dello statement Bce.
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