Ora però bisogna stabilire chi si deve vergognare. Andiamo per ordine.
Sicuramente quei parlamentari M5S che, avendo promesso di “restituire” una parte dello stipendio, non l’hanno fatto. Questo per due ragioni: perché non hanno mantenuto una promessa e perché l’hanno fatto da “furbetti” (ingannando con bonifici fatti e subito dopo bloccati).
Si devono vergognare, ma solo un poco, i controllori che si accorgono che i buoi sono scappati dalla stalla solo dopo che glielo dicono col megafono. Si devono vergognare, un po’ di più, i gestori informatici preposti e chi li ha scelti, perchè un movimento che basa tutto sul web, non può permettersi di farsi prendere in castagna su cose semplici come queste. Però le medaglie hanno sempre due facce.
Sicuramente quei parlamentari M5S che, avendo promesso di “restituire” una parte dello stipendio, non l’hanno fatto. Questo per due ragioni: perché non hanno mantenuto una promessa e perché l’hanno fatto da “furbetti” (ingannando con bonifici fatti e subito dopo bloccati).
Si devono vergognare, ma solo un poco, i controllori che si accorgono che i buoi sono scappati dalla stalla solo dopo che glielo dicono col megafono. Si devono vergognare, un po’ di più, i gestori informatici preposti e chi li ha scelti, perchè un movimento che basa tutto sul web, non può permettersi di farsi prendere in castagna su cose semplici come queste. Però le medaglie hanno sempre due facce.
Abbiamo guardato quella del M5S, ora tocca a tutti gli altri ed è interessante, perché se Matteo fiorentino carica a testa bassa e continua a spare le sue panzane, Matteo lombardo non fa una piega e rilancia con altrettante "bufale". Silvio è ormai cotto e bollito, più da ospizio che altro; La Meloni sta litigando con le sue deficienze culturali (egizi).
E allora perché tutto questo clamore? E allora?
In un mondo di professionisti e di spettatori reali (che vivono una vita reale) le informazioni vengono valutate, pubblicate intere e col giusto peso e non per senso di verità innata, no, solo per non perdere pubblico con bufale e titoli sparati per l’emozione. Da noi di siffatti professionisti non ce ne sono molti e quei pochi tenuti, di solito , di riserva o su canali (cartacei o TV) di scarsa diffusione.
C’è allora un qualche grande vecchio che manovra il tutto? Sì: il pubblico.
C’è allora un qualche grande vecchio che manovra il tutto? Sì: il pubblico.
Perché il giornalista deve campare e allora se le notizie reali e leali non interessano a nessuno, allora si trasforma, molte volte, in un ruffiano che propone le puttanate che hanno mercato.
In quale paese un giornalista può avere un contratto da uomo di spettacolo? In quale paese signore di più che mezza età si vestono come ventenni allupate e intervistano assassini (presunti), tronisti, attori e politici nello stesso modo?
In quale paese un giornalista può avere un contratto da uomo di spettacolo? In quale paese signore di più che mezza età si vestono come ventenni allupate e intervistano assassini (presunti), tronisti, attori e politici nello stesso modo?
Servizio al paese o marchette? Tutti e due, nel senso che servizio e marchetta possono essere sinonimi.
E allora la vera vergogna è quella di chi per decidersi, non ragiona su torti o ragioni, non su vantaggi o svantaggi, non su quanto di buono o cattivo è stato fatto. No, solo sulle pulsioni del basso ventre e quindi sul libidinoso se non sul lubrico.
Quindi se la piantiamo di comportarci come giovani segaioli o vecchi guardoni, avremo un’informazione migliore. Perché se ce la daranno bene, sennò non faremo parte del loro pubblico e senza pubblico muoiono.
Quindi miei cari o ci diamo una regolata e la piantiamo di seguire pruriti e cerchiamo invece di usare quelle quattro sinapsi che non sono ancora fulminate o il mondo per noi sarà pieno di topolini partoriti dalle montagne e e noi dietro a loro, a seguiremo uno dei tanti pifferai che passano, prima ci ruberanno i soldi e poi la vita.
Nessun commento:
Posta un commento