COM’È POSSIBILE CHE UN SUPERCOMPUTER NON VEDA UN VEICOLO GIGANTESCO E ROSSO FUOCO? E' IMPOSTATO COSI' PER UN MOTIVO, CHE SPIEGA ‘WIRED’.
ED È UNA DELLE VERE RAGIONI PER CUI L’AUTO SENZA PILOTA NON SARA' PRONTA DOMANI, MA TRA QUALCHE ANNO(FORSE ...)
ECCO PERCHÉ LA TESLA NON RIESCE A VEDERE UN CAMION DEI POMPIERI FERMO
‘Quando vai più veloce di 80 all’ora e una macchina che sta davanti a te si sposta rapidamente di lato, e appare un veicolo fermo, il computer della Tesla non riesce a capire subito che si tratta di un ostacolo. E’ un sistema concepito per evitare che un’auto inchiodi sull’autostrada ogni volta che il veicolo di fronte cambia corsia’.
L’autopilot non è la macchina che si guida da sola: Tesla precisa che l’autista deve essere sempre attento al volante e pronto a frenare in caso di emergenza. Ma funziona così bene (nella stragrande maggioranza dei casi) che i guidatori si mettono a vedere film alla guida…
L’idea che i sensori di movimento siano in grado solo di ‘vedere’ gli oggetti in movimento non è peregrina: i radar sono semplici, economici, robusti e facili da integrare in un paraurti. Ma percepiscono anche molte cose di cui un’auto che sfreccia sull’autostrada non si deve curare: cartelloni autostradali, copertoni abbandonati, segnali a bordo strada. Così gli ingegneri spiegano ai radar di ignorare questi oggetti inanimati e di tenere d’occhio le altre auto sulla strada, quelle in movimento.
La soluzione a lungo termine sarebbe di combinare vari sensori, con differenti abilità, con ancora più potenza di calcolo. Uno di questi è il lidar: radar laser che costruiscono una mappa precisa e dettagliata del ‘mondo’ intorno all’auto, che sanno facilmente distinguere diversi oggetti di forma e colore simile. Il problema è che, rispetto al radar, il lidar è una tecnologia giovane, ancora molto cara, e non abbastanza robusta da resistere l’impatto continuo con buche sulla strada, o cpm pioggia, grandine e neve. È il futuro, ma non è ancora qui.
PS: Elon Musk sostiene invece che le sue auto non avranno bisogno del lidar, e che basteranno radar e sistemi attuali.
Simonluca Pini per www.ilsole24ore.com
Nuovo incidente negli Stati Uniti per un proprietario di Tesla. Dopo lo schianto mortale avvenuto nel 2016 a causa dello scontro contro un camion, una vettura di Elon Musk torna a far notizia per fortuna senza danni letali alle persone. Se nello scontro di quasi due anni fa la vettura non aveva “visto” l'autoarticolato, questa volta la Model S non è stata in grado di frenare o evitare un camion dei Vigili del fuoco fermo nella corsia di emergenza a sinistra con i lampeggianti accesi.
Il sindacato dei pompieri della cittadina californiana di Culver City ha confermato via Twitter l'ammissione del guidatore di viaggiare con l'Autopilot inserito al momento dello schianto. Come confermato dagli stessi agenti la vettura viaggiava a 65 miglia orarie prima dello schianto ma non si hanno informazioni precise sulla frenata effettuata automaticamente. Nonostante il forte impatto abbia distrutto la parte anteriore della vettura, sia il guidatore che gli agenti sul mezzo non hanno riportati traumi tali da richiedere un ricovero in ospedale.
L'Autopilot non è un pilota automatico
Dopo l'incidente Tesla ha dichiarato l'importanza di utilizzare l'Autopilot solo in presenza di guidatore attento, come ricordato anche dal manuale di utilizzo della Model S. Questa dichiarazione, precisa e non fraintendibile, è però in controtendenza con il messaggio presente sul sito dell'azienda di Palo Alto che recita “Guida autonoma disponibile sulla tua Model S”. La verità quindi dove sta? Come vi abbiamo raccontato nella nostra prova della Model X, i sistemi di assistenza alla guida presenti sui modelli Tesla sono ancora ben lontani da rivoluzionare il nostro stile di guida e soprattutto sono alla pari (se non addirittura leggermente inferiori) alle tecnologie presenti su modelli come la nuova Audi A8.
L'importanza del venditore
Ribadita la mancanza della guida autonoma sui modelli Tesla, è importante sottolineare l'importanza della rete di vendita quando si trattano modelli con sistemi di ausilio alla guida. Indipendente dal marchio trattato, il ruolo del venditore diventa sempre più centrale all'aumentare delle tecnologie a bordo. Il lungo elenco di dispositivi Adas va illustrato in maniera corretta all'acquirente, in particolar modo alle flotte, sottolineando il grande aiuto in termini di sicurezza ma ricordando il ruolo centrale dell'automobilista.
Fonte: qui
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