Il gruppo industriale inondato di curricula di aspiranti lavoratori dopo l'annuncio dell'azienda che affermava di non riuscire a trovare persone adatte.
Avevano lanciato un appello perché non riuscivano a trovare dipendenti per le settanta posizioni lavorative aperte in azienda tra operai, ingegneri e impiegati, ora però la Antonio Carraro Spa di Campodarsego, in provincia di Padova, è stata inondata di curricula di aspiranti lavoratori che, dopo aver appreso la notizia, hanno deciso di inviare la propria candidatura per almeno uno degli incarichi offerti. Come segnalano i quotidiani locali, in pochi giorni il sito dell'azienda dell'Alta Padovana, esperta nella produzione di trattori per agricoltura specializzata, è stato intasato da una raffica di mail giunte da ogni parte di Italia e addirittura anche dall'estero. Candidature giunte per lo più nel fine settimana che vanno ad aggiungersi a quelle consegnate a mano da chi è della zona.
"Il nostro piano triennale prevede una grande espansione: intendiamo assumere 70 persone in due anni, ma non troviamo profili adeguati" aveva speigato Liliana Carraro, responsabile delle relazioni esterne del gruppo, spiegando che lo stipendio-base per i livelli più bassi è di 1.590 euro lordi. Parole che hanno fatto scattare l'interesse di migliaia di persone tanto da indurre l'azienda a creare un "Job Day" per il prossimo 16 dicembre. "Un Team addetto sarà a disposizione per raccogliere le candidature e creare un primo contatto con la realtà aziendale" hanno spiegato dal gruppo invitando i potenziali dipendenti a presentarsi muniti di curriculum dalle ore 8:30 alle 12:30 presso la sede di Campodarsego.
Iniziative di fronte a alle quali il sindacato, presente in azienda da decenni, storce il naso. "Siamo sempre felici di vedere le aziende del territorio crescere e creare nuova occupazione ma il nostro lavoro è anche quello di difendere i lavoratori, i diritti che hanno conquistato e le retribuzioni aggiuntive che permettono loro di vivere dignitosamente" spiegano i rappresentanti dei lavoratori, rivelando: "In realtà l’azienda, pure dopo un percorso di assunzioni per 30 interinali concluso in primavera, ha scelto di disdire tutti gli accordi aziendali in essere. Da giugno di quest’anno i neoassunti si troveranno a percepire uno stipendio reale ridotto di quasi 5mila euro rispetto a chi in azienda c’è da prima del giugno scorso". "In Antonio Carraro il contratto di secondo livello aveva una lunga storia che è stata cancellata in un attimo, unilateralmente, da un’azienda che poco dopo dichiara, senza averne mai accennato prima, che cerca e non trova ben 70 figure da assumere" hanno concluso i sindacati.
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