L’ATTENTATORE ERA STATO CONDANNATO A UN ANNO DI CARCERE PER MALTRATTAMENTI NEI CONFRONTI DELLA MOGLIE E DEL FIGLIO ED ERA STATO CONGEDATO CON DISONORE DALL'AERONAUTICA. CHE NON LO HA COMUNICATO ALL'FBI, E DUNQUE HA POTUTO COMPRARE TUTTE LE ARMI CHE HA VOLUTO
Simona Siri per la Stampa
Per conoscere l' identità dell'autore della strage più grave mai compiuta nello stato del Texas si è dovuto aspettare fino alle sette di sera, quando le forze dell' ordine hanno comunicato il vero identikit, mettendo a tacere le notizie false e le foto farlocche che da qualche ora circolavano in rete.
L' uomo che alle 11,30 di domenica mattina è entrato nella First Baptist Church di Sutherland Springs, a Est di San Antonio, e ha ucciso 26 persone - tra cui 12 bimbi e la figlia quattordicenne del pastore della chiesa - ferendone altre 20 si chiama Devin Patrick Kelley ed è un ragazzo bianco di 26 anni. Le immagini che circolano mostrano un volto paffuto, capelli biondi, un' espressione addirittura più giovane della sua già giovane età.
Di lui si sa che è un ex militare: secondo Ann Stefanek, portavoce dell' aviazione, Kelley è diventato membro della US Air Force nel 2010 prestando servizio nel reparto logistico della base aerea di Holloman, in New Mexico. Nel 2012 i primi problemi: il tribunale militare lo condanna a un anno di carcere per maltrattamenti nei confronti della moglie e del figlio. La donna, Tessa K. Kelley, chiede il divorzio e lo ottiene nel giro di qualche giorno. A seguito della condanna Kelley viene degradato di rango e congedato: a gennaio del 2014 è fuori dall' esercito.
Ad agosto dello stesso anno viene accusato di maltrattamento verso gli animali a El Paso County, Colorado, dove vive temporaneamente, in un camper fermo in un parcheggio, insieme a una donna e a cucciolo di pittbull, che lascia ore sotto il sole, legato. Le accuse vengono poi revocate.
L' ultimo domicilio è a New Braunfels, a circa un' ora a Nord di Sutherland Springs, in una fattoria di proprietà dei genitori dove, secondo quanto riportato da un vicino alla Associated Press, Kelley viveva con la seconda moglie, Danielle Lee Shields, secondo gli atti sposata nell' aprile del 2014, e il figlio di due anni. È da qui che sarebbe partito domenica mattina, armato e vestito di nero e con addosso un giubbotto antiproiettile.
In mano un fucile AR-556 acquistato nell' aprile del 2016 in un negozio di San Antonio: nel modulo da compilare e che serve a verificare che chi acquista armi non abbia una pregressa storia criminale avrebbe mentito, barrando la casella «no». In casa sua la polizia ha anche trovato anche due pistole, una 9 millimetri e una 22. Ma secondo il presidente Trump le armi non c' entrano: «Quell' uomo era uno squilibrato».
Lo zio Dave Ivey in un' intervista a Nbc News si è detto costernato e si è scusato con le vittime: «Mai avrei immaginato che potesse fare una cosa del genere. La nostra famiglia ora soffrirà per colpa delle sue azioni codarde».
Mark Moravitz, un vicino che vive nella casa di fronte a quella in cui viveva Kelly, alla tv Ksat ha dichiarato di aver sentito spesso colpi di arma da fuoco provenire dall' abitazione dell' assassino, anche a sera tardi: «Non ci ho mai fatto troppo caso, siamo in campagna». La pagina Facebook con il nome di Devin Patrick Kelley che al posto della sua foto aveva quella di un fucile automatico è stata rimossa domenica.
Intanto le indagini sui motivi che lo avrebbero spinto a mettere in atto la strage continuano. Il «Los Angeles Time» riporta che negli ultimi tempi Kelley avrebbe mandato richieste di amicizia ad alcuni abitanti di Sutherland Springs e che, una volta ottenutala, si sarebbe comportato come uno che cercava a tutti i costi la lite. Ma gli inquirenti stanno cercando di fare luce su una «crisi domestica» con la suocera, a cui Kelley avrebbe inviato «messaggi minacciosi». I genitori della moglie erano frequentatori della chiesa, ma domenica non erano presenti.
C' era, invece, la madre della suocera, colpita a morte. Secondo le ricostruzioni della Cnn, poi, Kelley si sarebbe ucciso ma prima di spararsi ha telefonato al padre dicendogli di essere rimasto ferito e che forse non ce l' avrebbe fatta.
E se i veri motivi della strage forse non si sapranno mai, il quadro psicologico dell' attentatore che sta emergendo è quello di un individuo molto disturbato, con un passato a dir poco turbolento.
Una ex fidanzata, Katy Landry, ha raccontato a Nbc News di essere stata assalita e soggetta a stalking dopo che la loro relazione era già finita da mesi: «Mi chiamava e mi diceva cose strane. Mi ha anche offerto soldi per continuare a frequentarlo».
Fonte: qui
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