9 dicembre forconi: UNO DEI DUE ATTENTATORI DELLA MOSCHEA DI QUEBEC CITY AVREBBE ‘ORIGINI MAROCCHINE’: SE FOSSE VERO, CADREBBE LA PISTA DEI SUPREMATISTI BIANCHI E DEI ‘TRUMPISTI CANADESI’

lunedì 30 gennaio 2017

UNO DEI DUE ATTENTATORI DELLA MOSCHEA DI QUEBEC CITY AVREBBE ‘ORIGINI MAROCCHINE’: SE FOSSE VERO, CADREBBE LA PISTA DEI SUPREMATISTI BIANCHI E DEI ‘TRUMPISTI CANADESI’

UNO DEI DUE STUDENTI È STATO ARRESTATO NELLA MOSCHEA, L’ALTRO SI È FATTO ARRESTARE ALLA GUIDA DELLA SUA AUTO, DOPO AVER CHIAMATO LA POLIZIA DICENDOSI PENTITO E MINACCIANDO DI SPARARSI IN TESTA



La polizia ha arrestato due studenti (uno sarebbe di origine marocchina) per l’omicidio di sei persone e il ferimento di otto alla moschea di Quebec City. Uomini armati hanno aperto il fuoco contro i fedeli del Quebec City Islamic Cultural Center alle 20 ora locale. 

I testimoni hanno riferito che i due urlavano ‘Allah u Akbar’, Allah è grande, in quello che sembrava un accento del Quebec (con inflessione francese).
strage alla moschea di quebec city 9STRAGE ALLA MOSCHEA DI QUEBEC CITY 9

Uno degli arrestati si sarebbe consegnato alla polizia dopo aver chiamato le autorità ed essersi dichiarato pentito dei suoi atti tanto da volersi ammazzare con un colpo di pistola. Ha fermato l’auto con cui era fuggito e fatto avvicinare le forze dell’ordine, che nel veicolo hanno trovato varie armi da fuoco, tra cui due fucili AK-47. L’altro è stato invece fermato nella moschea.

Fonte: qui


I DUE TERRORISTI DELLA MOSCHEA DI QUEBEC (6 MORTI E 8 FERITI ) SONO ARABI 

UN TESTIMONE OCULARE HA DETTO CHE UNO DEI DUE KILLER URLAVA: ‘’ALLAH AKHBAR’’ 



Due persone hanno aperto il fuoco nella moschea di Sainte-Foy, a Quebec City, in Canada, intorno alle 8 di sera ora locale. Nella struttura, che ospita il centro islamico della città, erano presenti alcune decine di fedeli impegnati nella preghiera. Sul posto sono intervenute pattuglie di polizia e forze speciali, oltre a numerose ambulanze. Il bilancio è di 6 morti e 8 feriti. Le vittime sono uomini tra i 35 e i 70 anni. Due persone sono state arrestate , la prima nelle vicinanze della moschea, la seconda dopo una caccia all’uomo terminata vicino a l'Ile d'Orleans.

QUEBECQUEBEC

L’identità dei due arrestati
strage alla moschea di quebec city 8STRAGE ALLA MOSCHEA DI QUEBEC CITY 8
Alcuni media canadesi hanno diffuso l’identità delle due persone arrestate: si tratterebbe di Mohamed Khader e Alexandre Bissonnette; nessuno dei due era conosciuto alla polizia che continuano a mantenere il massimo riserbo sul profilo dei due arrestati. Il secondo dei due ha 27 anni, è originario di Cap Rouge ed è stato arrestato a una ventina di chilometri di distanza dal luogo dell’attentato e sarebbe uno studente dell’università Laval, quella con il maggior numero di studenti stranieri di tutto il Canada; anche l’altro arrestato potrebbe essere uno studente del medesimo ateneo. Bissonnette, sempre secondo le prime notizie che arrivano dal canada, si sarebbe costituito spontaneamente con una telefonata alla polizia; nella chiamata si sarebbe detto pentito di quanto compiuto. Nella sua pagina facebook non compaiono richiami politici o religiosi di nessun tipo: solo riferimenti a feste studentesche, a foto di Halloween e poco altro. L’ultimo post è del 20 gennaio scorso.
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Perquisizioni all’università
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Le autorità locali hanno poi specificato che non ci sono altri sospettati e che delle otto persone ricoverate in ospedale, cinque sono in condizioni critiche. I morti sono due cittadini algerini, un tunisino, un marocchino e due giovani provenienti da altri paesi africani; tra le vittime, secondo il collettivo canadese contro l’islamofobia, ci sarebbe anche l’imam di Quebec City. Le indagini non sono però terminate e di fatto l’operazione di polizia è ancora in corso: le strade attorno al luogo dell’attentato restano presidiate e sono in corso perquisizioni. Una di queste avrebbe riguardato alcuni locali dell’università Laval.

Le testimonianze
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Un testimone oculare, intervistato dalla televisione canadese Cbc ha detto che uno dei due killer urlava: Allah Akhbar». «Why is this happening here? This is barbaric»: «Perché sta succedendo qui? E’ un atto barbarico» si è sfogato il presidente della moschea Mohamed Yangui, che al momento dell’attacco non era all’interno. Secondo l’esponente del centro islamico, i feriti sono stati portati in vari ospedali della città. Intanto la zona è stata circondata da polizia e forze speciali che hanno messo in sicurezza tutta l’area. Gli assalitori hanno fatto irruzione al primo piano dell'edificio, destinato alla preghiera degli uomini, mentre donne e bambini si trovavano al primo piano. Secondo informazioni non confermate gli assalitori arrestati avrebbero 27 anni e avrebbero utilizzato un fucile Ak-47.

Fonte: qui

Canada: spari nella moschea di Quebec City, 6 morti. Justin Trudeau: "Attacco terroristico"

 Ansa- Sei persone sono state uccise in una sparatoria nella moschea di Quebec City, in Canada. I feriti sono otto. Due persone sono state arrestate.  Il primo ministro canadese Justin Trudeau ha definito l'attentato "un attacco terroristico contro i musulmani", sottolineando che e' "straziante vedere una simile violenza insensata".
       ''Stasera i canadesi piangono per le persone uccise in un attacco codardo in una moschea a Quebec City. I miei pensieri sono per le vittime e le loro famiglie'' ha scritto in un tweet il primo ministro canadese. 
Nell'estate del 2016 una testa di maiale era stata lasciata sulla porta di ingresso del Centro culturale islamico del Quebec.
Il primo ministro del Quebec Philippe Couillard ha definito l'atto ''violenza barbarica'' e ha espresso solidarieta' alle famiglie delle vittime. Il ministro della Sicurezza Pubblica Ralph Goodale, sempre su Twitter, si e' detto profondamente rattristato. Il suo staff ha detto che nessun movente e' stato confermato.

 "Il governo italiano è vicino alle vittime, ai familiari e alla comunità musulmana canadese oltre che al governo e al presidente Trudeau. E' un modo anche per confermare il nostro atteggiamento di vicinanza e solidarietà alla stragrande maggioranza cittadini di fede islamica che vivono nei nostri Paesi e città e che rifiutano il terrorismo fondamentalista e anzi ne sono spesso vittime e bersagli". Lo dice il premier Paolo Gentiloni.
"La violenza non è mai una risposta contro il terrorismo, la soluzione si chiama dialogo. La Ue crede nel dialogo interreligioso. Abbiamo lavorato e continuiamo a lavorare in questa direzione". Lo dice il presidente del Parlamento Ue Antonio Tajani in occasione dell'incontro con il premier Paolo Gentiloni.

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