9 dicembre forconi: TUTTI INTERCETTATI! NELLA RETE DEI DUE FRATELLI, GIULIO E FRANCESCA OCCHIONERO, C'ERANO DRAGHI ,IL CARDINAL RAVASI, MONTI E SACCOMANNI

martedì 10 gennaio 2017

TUTTI INTERCETTATI! NELLA RETE DEI DUE FRATELLI, GIULIO E FRANCESCA OCCHIONERO, C'ERANO DRAGHI ,IL CARDINAL RAVASI, MONTI E SACCOMANNI


I DUE ERANO RIUSCITI A INTRODURSI NELLA CASELLA PERSONALE DI POSTA DI RENZI E IN QUELLA DEL PARTITO DEMOCRATICO, E PURE IN QUELLA DEL GENERALE CAPOLUPO (GDF)

GLI OCCHIONERO BROTHERS SAREBBERO ''NOTI PERSONAGGI DELL'ALTA FINANZA CAPITOLINA''. 

CIOE'? DAVANO INFORMAZIONI RISERVATE AI LORO CLIENTI INVESTITORI

I DUE HANNO UTILIZZATO ''UNA RETE DI COMPUTER INFETTATI DA UN MALWARE DENOMINATO EYEPYRAMID, E PER ANNI ACQUISITO NOTIZIE RISERVATE, DATI SENSIBILI, INFORMAZIONI, GELOSAMENTE CUSTODITE SU SERVER AMERICANI, ORA SEQUESTRATI DA POLIZIA POSTALE E FBI 

ARRESTATI A ROMA UN INGEGNERE NUCLEARE E SUA SORELLA. 

PER ANNI HANNO SPIATO E RACCOLTO INFORMAZIONI RISERVATE E SENSIBILI ENTRANDO NEI COMPUTER DI MANAGER E POLITICI 

SOTTO CONTROLLO ANCHE I MASSONI


di Fabio Tonacci per la Repubblica

HACKERHACKER
ROMA - Matteo Renzi, ma anche Mario Draghi, l'ex premier Mario Monti, il comandante generale della Guardia di Finanza Saverio Capolupo, e poi il banchiere Fabrizio Saccomanni: sono alcuni dei nomi che venivano intercettati illegamente da Giulio Occhionero, ingegnere nucleare di 45 anni e la sorella Francesca Maria, di 49, arrestati oggi dalla Polizia Postale, nell'ambito dell'inchiesta 'Eye Pyramid'. I due sono stati raggiunti da una ordinanza di custodia in carcere firmara dal gip Maria Paola Tomaselli su richiesta del pm Eugenio Albamonte.

Per il giudice gli Occhionero "al fine di trarne per sè o per altri profitto o di recare ad altri un danno accedevano abusivamente a caselle di posta elettronica protette dalle relative password di accesso sia personali che istituzionali appartenenti a professionisti del settore giuridico economico nonché a numerose autorità politiche e militari di strategica importanza o di sistemi informatici protetti utilizzati dallo Stato e da altri enti pubblici".

I fratelli facevano dossier su politici, manager, banchieri o economisti di livello nazionale e avevano creato, secondo gli inquirenti, una centrale di cyperspionaggio per monitorare istituzioni, pubbliche amministrazioni, studi professionali, imprenditori. 

Nella lista
 degli spiati ci sono anche i nomi di Piero Fassino, Daniele Capezzone, Ignazio La Russa e Vincenzo Scotti, Alfonso Papa, Walter Ferrara, Paolo Bonaiuti, Michela Brambilla, Luca Sbardella, Fabrizio Cicchitto, Vincenzo Fortunato, Mario Canzio, il cardinale Gianfranco Ravasi, Paolo Poletti della Gdf.
CYBER SECURITYCYBER SECURITY

Molto conosciuti negli ambienti dell'alta finanza, gli arrestati sono residenti a Londra ma domiciliati a Roma.
I reati di cui sono accusati sono procacciamento di notizie concernenti la sicurezza di Stato, accesso abusivo a sistema informatico, intercettazione illecita di comunicazioni informatiche.


Gli investigatori del Centro nazionale anticrimine informatico Cnaipic del Servizio polizia postale e delle comunicazioni avrebbero scoperto una botnet occultagrazie a una estesa rete di computer preliminarmente infettati tramite la diffusione del malware Eye Pyramid, i due arrestati hanno per anni acquisito dalle numerosissime vittime prescelte notizie riservate, dati sensibili, informazioni, gelosamente custodite su impianti informatici statunitensi, ora sequestrati dagli operatori della polizia, grazie alla collaborazione con la Cyber Division dell'Fbi Usa.

massoni segretiMASSONI SEGRETI
Nel mirino una galassia di soggetti che a vario titolo gestiscono la funzione pubblica e quindi in possesso di informazioni particolarmente sensibili e strategiche, o di particolare valore per chi opera in determinati ambiti finanziari.

L'indagine è stata avviata dopo che al Cnaipic è stato segnalato l'arrivo di una mail, indirizzata a un amministratore di un'infrastruttura critica nazionale, contenente il malware.


Tra gli osservati gli appartenenti a una loggia massonica, archiviati sotto la sigla Bros (fratelli) in una cartella piazzata in una delle numerose drop zone all'estero. Con la sigla POBU (Politicians Business), invece, venivano catalogati gli esponenti politici target del sodalizio criminale. L'indagine ha altresì permesso di ricostruire un complesso scenario fatto di società "a scatole cinesi" nazionali e straniere, usate come paravento per l'acquisizione, in via anonima, di servizi informatici all'estero. E proprio il concreto pericolo di una fuga all'estero degli indagati, titolari di diverse attività fuori confine, ha infatti determinato l'emissione delle misure cautelari.
AULA MONTECITORIOAULA MONTECITORIO



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