La Banca centrale europea sembra quasi voler minacciare e avverte l’Italia: sì al dialogo, ma le regole vanno osservate.
Le dichiarazioni del Presidente Bce Mario Draghi
Il presidente Mario Draghi si dice “fiducioso che si troverà un accordo” sulla Manovra, poi, durante la conferenza stampa precisa: “Non c’è stata una grande discussione sull’Italia.”
“C’era Dombrovskis”, aggiunge “gli ho chiesto il permesso di citarlo, nel dire che occorre osservare le regole di bilancio, ma cercare anche il dialogo”.
Esclude poi il rischio che la Bce possa essere coinvolta nella crisi italiana e sottolinea: “finanziare i deficit non è nel nostro mandato”
“Abbiamo l’Omt come strumento specifico”, da usare in caso i Paesi entrino in un programma, e ha aggiunto, “per il resto siamo in un regime di dominanza monetaria”.
Compito della banca centrale europea è portare le parti a una qualche forma di accordo: “E’ una questione di buon senso, la percezione di ciò che è bene per il Paese, dell’interesse per le famiglie e imprese”.
Secondo il presidente della Bce è assolutamente necessario “rispettare le regole del Patto di Stabilità e Crescita” europeo, “in modo da assicurare una solida posizione di bilancio”.
Parlando del rialzo dello spread spiega: “Io non ho la palla di cristallo, 300, 400, certamente questi titoli sono nelle banche e se perdono valore loro impattano sul capitale delle banche“.
E conclude: “Che cosa si può fare in una situazione che ha già messo sotto stress il settore bancario? In primo luogo abbassare i toni ed evitare di mettere in discussione l’architettura dell’euro. In secondo luogo adottare politiche che riducono lo spread”.
Chissà se il Presidente Draghi ricorda quando lo spread durante il Governo Monti salì oltre i 500 punti.
Di una cosa siamo certi: i mercati ci faranno ballare fino al termine dell’iter della legge finanziaria in Parlamento.
Fonte: qui
BCE: tassi fermi
Eurozona: la Banca Centrale Europea ha lasciato invariati i tassi di interesse nella sua riunione di ottobre.
La BCE ha lasciato invariati i tassi di interesse, come si può osservare sul nostro Calendario Economico.
Quelli sulle operazioni di rifinanziamento principali, sulle operazioni di rifinanziamento marginale e sui depositi presso la banca centrale sono stati lasciati rispettivamente allo 0,00%, allo 0,25% e al -0,40%.
Le attese del mercato sono state confermate dalle odierne decisioni della BCE.
Fonte: qui
Nessun commento:
Posta un commento