POTRANNO ESSERE PRESENTATE “PROPOSTE DI LEGGE DI INIZIATIVA POPOLARE” CORREDATE DA ALMENO 500MILA FIRME, E IL PARLAMENTO SARÀ TENUTO AD ESAMINARLE E VOTARLE ENTRO 18 MESI
L’IPOTESI DEL TAGLIO DEI PARLAMENTARI
Estratto dell’articolo di Laura Cesaretti per “il Giornale”
Dopo la «manovra del popolo» arrivano (sempre sulla carta) le «riforme del cambiamento».
Lo annunciano con squilli di trombe e rulli di tamburi l' apposito ministro grillino Riccardo Fraccaro, accompagnato dall' onnipresente vicepremier Di Maio e - in qualità di «esperto» di riforme - dal leghista Roberto Calderoli.
[…] L'unica modifica istituzionale sta nella proposta di introdurre un referendum propositivo e senza quorum: è la teoria della «democrazia diretta» sostenuta da Casaleggio, Grillo e compagnia cantante.
Secondo il disegno di legge costituzionale presentato ieri dalla maggioranza, potranno essere presentate «proposte di legge di iniziativa popolare» corredate da almeno 500mila firme, e il Parlamento sarà tenuto ad esaminarle e votarle entro 18 mesi: «Se così sarà il referendum non si tiene, altrimenti vengono messe in votazione le diverse proposte e quella con più voti sarà approvata», spiegano i promotori.
E il referendum sarà senza quorum, «così sarà messo» uno stop «agli inviti a non partecipare al referendum». Fraccaro è entusiasta: «Le abbiamo chiamate riforme del cambiamento perché incarnano, più di tutte le altre, lo spirito del cambiamento su cui abbiamo avuto il mandato degli elettori il 4 marzo».
Il cuore della proposta è contabile: il taglio del numero dei parlamentari, da 945 a 600. A Montecitorio si scenderebbe da 630 a 400, a palazzo Madama da 315 a 200. Ridotto anche il numero degli eletti all' estero: 8 alla Camera e 4 al Senato. […]
Fonte: qui
Nessun commento:
Posta un commento