E REPLICA A DI MAIO: ‘VIETARE LA CANDIDATURA A CHI APPARTIENE ALLE LOGGE È CONTRO LA COSTITUZIONE. A PARTE 3 O 4, I RESTANTI CANDIDATI APPARTENGONO TUTTI A LOGGE SPURIE, OSSIA ALLA MASSONERIA IRREGOLARE, QUELLA NON RICONOSCIUTA’
Chiara Giannini per www.ilgiornale.it
«Mi è giunta notizia che i massoni (la maggior parte di essi tutti delle logge irregolari) candidati nelle liste dei 5 stelle siano 34»: Gian Franco Pilloni, serenissimo Gran maestro della Loggia d'Italia Umsoi (Unione massonica stretta osservanza iniziatica) di Cagliari e decretato ad agosto 2016, a Chicago, anche Gran maestro onorario ad vitam delle Grandi logge americane, non tarda a replicare a Luigi Di Maio, che nei giorni scorsi aveva attaccato la massoneria annunciando che avrebbe denunciato tre candidati che hanno omesso di dire di esservi iscritti.
«Una decisione - aveva detto il leader dei pentastellati - presa affinché tutti i cittadini possano votare serenamente il Movimento». Dichiarazioni che hanno scatenato le ire dei grembiuli.
«Come fa una persona che dice cose del genere - si chiede Pilloni - a proporsi per guidare il Paese? Non basta professarsi onesti per avere questo ruolo». In nome dell'obbedienza il Gran maestro dice di non poter rivelare di più. «Chiedetevi - spiega al Giornale - perché nessuno si è permesso di dare smentite su questo dato. Nell'ambiente, però, è ovvio che sappiamo chi siano. Dei 34 che ho citato posso rivelare che, a parte 3 o 4, i restanti appartengono tutti a logge spurie, ossia alla massoneria irregolare, quella non riconosciuta». Di questi, secondo fonti accreditate, sei proverrebbero dalla Calabria. Per chiarire cosa siano le logge irregolari basta rifarsi alla storia.
A spiegarlo proprio Pilloni: «Le potenze massoniche al mondo sono tre: la Gran Loggia d'Inghilterra, la Grandi logge americane e il Grande oriente di Francia. Dopo lo scandalo della P2 il riconoscimento al Goi da parte di inglesi e americani venne revocato. Oggi obbedienze riconosciute sono la Gran loggia regolare d'Italia, che ha l'assenso della Gran loggia d'Inghilterra, la Gran loggia degli alam (obbedienza mista uomini e donne e riconosciuta dal Grande oriente di Francia) e poi la Gran loggia d'Italia Umsoi avallata da quelle americane. Tutto il resto è massoneria fai da te».
Pilloni prosegue: «Ovvio che sul mio territorio io sappia chi è un massone di obbedienza condominiale e chi, invece, non lo è, anche perché la regola, tra massoni, è quella di dichiararsi». Gli appartenenti alle varie logge, pertanto, conoscono sia chi fa parte di realtà regolari, sia chi fa parte di quelle irregolari.
«Posso dire - racconta il Gran Maestro - che se un fratello si fosse candidato coi 5 stelle gli avrei fatto un provvedimento disciplinare perché noi garantiamo l'assoluto rispetto dell'io, dell'individuo, ma tu non puoi andare a sposare una causa di una persona che dice che i massoni non sono candidabili. Noi per principio non sponsorizziamo partiti politici, ma portiamo avanti gli uomini che sono degni di rappresentare il popolo nelle istituzioni». E tiene a dire: «Mai nessun partito politico si è espresso in questa direzione. È la prima volta e questo atteggiamento va contro ciò che dice la Costituzione».
Chi vorrebbe la massoneria alla guida del Paese? «Posso solo esprimere un'opinione personale - conclude Pilloni - Penso in questo momento sarebbe utile una persona super partes, un grosso manager alla Marchionne, per intenderci. Che penso di Silvio Berlusconi? Che sia un uomo di cui bisogna avere massimo rispetto perché chi dà lavoro a decine di migliaia di persone, senza mai averne licenziata una e paga fiumi di tasse allo Stato può solo avere la mia ammirazione».
Fonte: qui
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